Lundo diventa Betlemme: “Shalom” il presepe vivente contemporaneo

Lundo diventa Betlemme: “Shalom” il presepe vivente contemporaneo

LUNDO. Manca una settimana all’apertura di “Shalom”, il presepe vivente ambientato nella pressoché isolata frazione di Comano Terme. A partire da domenica 26 dicembre, poi di nuovo il 29 e il 30 del mese, Lundo si trasformerà nell’antica Betlemme. Ma c’è di più! Oltre ad una più possibile fedele riproduzione storica, anche la declinazione verso tematiche attuali con messe in scena teatrali per le vie del paese. Non mancheranno brulè e succo di mela!

Via le vetture e spente le luminarie degli abitanti di Lundo nelle tre serate di “Shalom” dalle 17.00 alle 20.00. Al piccolo paese il visitatore potrà giungere grazie ad un servizio navetta in partenza dal piazzale Copag di Dasindo. Lundo si trasforma infatti in un presepe vivente, per le sue vie ci saranno animali e la riproduzione di antichi mestieri per un’ambientazione storica verosimile a quella di 2000 anni fa.

Non bastasse la suggestiva atmosfera, lo stimato Collettivo Clochart di Mori metterà in scena alcune rappresentazioni teatrali in strada, non ultima la Natività. Arte impegnata con il regista Michele Comite e la coreografa Hilary Anghileri: l’interpretazione delle scene sarà tutta particolare, con riferimenti all’attualità e una declinazione del tema a problematiche contemporanee. “Oggi più che mai – così dagli organizzatori – il presepe non può limitarsi ad essere una rievocazione storica, ma dev’essere vivo alimento per nutrire la fede di ognuno di noi in un futuro ecosostenibile”. Non lasciano però trapelare molto altro nemmeno parlando della Madonna a quanto pare, pure lei, diversa da quanto ci si possa aspettare: “Venite a vedere di persona!”

Una Comunità, quella di Lundo, che nell’ultimo anno in particolare si sta attivando molto: dopo il successo delle animazioni estive per bambini la scorsa estate, ora questo impegno invernale. Presente all’evento anche l’Ecomuseo della Judicaria ed alcuni rappresentanti dell’enogastronomia locale per un coinvolgimento a tutto tondo del territorio. Vin Brulè e succo di mela non potevano mancare per completare l’evocativo clima natalizio.